domenica 13 novembre 2011

Harry Potter e l'alcool


«Sono stato alcolizzato, ma ora non tocco più un goccio d’alcol». Lo ha rivelato Daniel Radclffe-Harry Potter a pochi giorni dall’uscita nelle sale cinematografica dell’ultimo capitolo della saga: Harry Potter e i Doni della Morte, parte II, uscito il 12 luglio. Daniel Radcliffe, che ha 21 anni, ha raccontato che un set cinematografico (lui ci vive ininterrottamente da più di 10 anni) può essere molto stressante, soprattutto per un ragazzino. Poi ha ammesso che lo stress psicologico provocato dal suo stato di enfant prodige, costantemente sotto i riflettori, lo ha tenuto per anni incollato alla bottiglia.
“NE SONO USCITO SOLO L’ANNO SCORSO” - Eppure Radcliffe non è mai stato colto dai paparazzi mentre era ubriaco. «È stato un caso», ha ammesso lui stesso: «Troppe volte mi sono trovato in quello stato e avrebbero potuto farmi una di quelle foto». Spesso, nella fase peggiore del suo alcolismo, rinunciava a uscire con gli amici e preferiva restare a casa, perché troppo forte era il richiamo dell’alcol, diventato indispensabile per sentirsi sempre bene e sopportare lo stress. «Ne sono uscito solo nell’agosto 2010, quando sulla saga di Harry Potter è finalmente e definitivamente calato il sipario».
E ORA… IL TEATRO – Fortunatamente quel brutto periodo è passato e da circa un anno Radcliffe è fuori dal tunnel. Secondo i tabloid inglesi ad aiutarlo sarebbe stata la sua ragazza, Olive Uniacke, figlia di David Heyman, il produttore di Harry Potter. Per il futuro Radcliffe, che è ricchissimo come si può facilmente immaginare, pensa più al teatro che al cinema. Al momento è impegnato in un musical che sta avendo un discreto successo a Broadway: How to Succed in Business Without Really Trying, in italiano: Come aver fortuna negli affari senza neanche provarci.

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